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Speranza, sì all'aumento di ore per gli specialisti ambulatoriali

Sindacato Redazione DottNet | 05/12/2019 13:56

Rivedere anche l'incompatibilità tra pubblico e privato. Sumai: "L'allarme sugli specialisti è sovradimensionato. Ci sono ma non vengono assunti"

"L'allarme sugli specialisti è sovradimensionato. Ci sono ma non vengono assunti e così vanno all'estero perché il Servizio sanitario nazionale è diventato poco attrattivo sotto un punto di vista economico". Lo ha detto Antonio Magi, segretario generale del sindacato Sumai-Assoprof, a margine del convegno "Lo specialista ambulatoriale sempre più vicino al paziente" organizzato a Roma. Magi ha spiegato che "ci sono 20.000 medici già specialisti che potrebbero partecipare ai concorsi pubblici" e "34.400 specializzandi", sottolineando come oltre a loro si può poi "aumentare il numero di borse delle aree più carenti come radiologia, anestesia, ortopedia, pronto soccorso". Parlando sempre del ruolo dei medici specialisti, Magi ha detto che in Italia hanno una "media oraria di 23 ore".   "Basterebbe portarli, per chi lo vuol fare, a 38 ore e noi avremmo così guadagnato in offerta sanitaria, senza cercare i non specialisti, senza prenderli all'estero e senza prendere i medici militari - aggiunge - Questo si può fare a costo zero perché noi costiamo ogni anno allo Stato un miliardo ma lo stesso incassa con i ticket 1,5 miliardi".

La proposta del sindacato Sumai-Assoprof ha trovato l'apprezzamento del ministro della Salute Roberto Speranza: "La vostra proposta di usare le risorse" del servizio sanitario "per dare un po' di ore agli specialisti in più va nella direzione giusta". Ad oggi, aveva spiegato Magi, i medici che lavorano negli ambulatori pubblici hanno una media oraria di 23 ore settimanali. "Basterebbe portarli, per chi lo vuol fare, a 38 ore - aveva detto il segretario di Sumai-Assoprof - e noi avremmo così guadagnato in offerta sanitaria, senza cercare i non specialisti, senza prenderli all'estero e senza prendere i medici militari".  Il ministro Speranza, nel corso del suo intervento, ha anche parlato della necessità di "ricominciare a fare i concorsi" in sanità "che sono importanti e fondamentali. Bisogna mettere energie nuove". "La cura da cavallo" del risanamento dei conti della sanità "dei primi anni Duemila ha portato ad aumentare l'età media dei medici del servizio sanitario - ha aggiunto - Ciò si è tradotto in più esperienza, ed è un bene, ma così non abbiamo la spinta all'innovazione tipica dei giovani".

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Ma il ministro ha aggiunto anche che "L'incompatibilità per un medico del Servizio sanitario nazionale, che non può lavorare per una struttura sanitaria privata convenzionata così come è fatta oggi non funziona". "Dovremmo pensare insieme una soluzione che forse non può essere la più radicale", ha detto al sindacato dei medici. Speranza ha proposto una incompatibilità che scatterebbe al di sopra di un limite orario grazie alla quale, spiega, "fino a un certo numero di ore si può avere libertà di movimento". Si tratta di una proposta che, aggiunge, può essere "uno dei punti su cui ragionare" del prossimo "tavolo tecnico che viene richiesto" proprio per discutere sull'argomento.

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